Vi è mai capitato di svegliarvi da un sogno e di godere ancora di un’immagine residua quasi reale, ma anche confusa, bellissima e vagamente sconnessa? Così sono i quadri di Filippo Gurrera, delle realtà irreali in cui veglia e sonno si mescolano per formare delle figure dall’indubbia carica emotiva, delle figure che sembrano avere una vita propria. Tra uno schizzo di colore ed una pennellata, il nostro animo artistico si ritrova ben presto catturato da un vortice di emozioni che difficilmente si può ignorare, perché rispecchia i tratti più profondi della nostra mente.